La più antica cosmologia greca é quella di Esiodo. Aristotele ci dice che Esiodo fu il primo a porsi un'importante domanda: "Quale fu il principio di tutte le cose ?"
Esiodo tenta di dare una risposta in una sua opera: "La Teogonia".
Cos'era, in poche parole, questa teogonia ? La teogonia é la nascita, l'origine, di tutti gli dei. Poiché molte divinità sono parti dell'universo o fenomeni del cosmo, quella di Esiodo é una cosmogonia.
Dopo Esiodo, il secondo poeta di cui conosciamo la cosmologia é Ferecide di Siro. Nel mito di Ferecide di Siro compare per la prima volta la distinzione tra la materia e la forza organizzatrice del mondo.
Ora noi abbiamo detto le cose in modo il più semplice possibile ma lo studio dei miti greci é tut'altro che semplice !! E pensate che c'é addirittura gente che ha avuto lo sbatti di leggerli, studiarseli, analizzarli e cercare di capire se quel mito fosse solo il prodotto di qualche mente malata o avesse qualche relazione con con la nascita della filosofia. Io, da studente, ho letto mezza pagina e ne sono uscito con le ... le ossa ... rotte ed una gran confusione nel cervello. Sta di fatto che tutto si può riassumere con la frase conclusiva del mio libro di testo: "I miti sono tanti e diversi, di conseguenza risultano sospette tutte quelle ipotesi che intendano individuarne un unico significato e una sola funzione". E fu così che capii due cose:
1) L'indagine sull'origine della filosofia e le relazioni esistenti con i miti é tutt'altro che facile;
2)E che avevo appena buttato mezz'ora della mia vita nel cesso cercando di capire le teorie descritte prima di quella frase che é un modo carino per dire allo studente: "Bravo ti sei fatto in quattro per comprendere quello che gli storici hanno ipotizzato ma é giusto che tu sappia che nessuna di queste ipotesi é confermata, ma anzi, non si giungerà mai ad una conclusione perché ogni mito ha i suoi caratteri singolari" ...
ma tipo dirmelo trenta righe fa no ??
I misteri
I misteri comprendevano diversi culti: quello di Dioniso, quello di Demetra e, udite udite, l'orfismo.
Sarà perché l'ho scritto in grassetto o perché l'ho fatto precedere dalla frase "udite udite" ma ho come il presentimento che abbiate già capito che l'orfismo rivestirà un ruolo di primissimo piano nella storia della filosofia.
In generale le religioni, o culti mistici erano quelli che si tenevano in luoghi non pubblici, appartati, con caratteri sanguigni e a cui non potevano partecipare tutti ma solo gli iniziati.
Perché si tenevano in luoghi appartati ? Bhe diciamo che non erano dei culti che oggi definiremmo "cristiani" o eticamente corretti ... si parla di riti che includevano orge, orge tra persone imparentate, ad esempio ... insomma non erano cose da sbandierare in giro ... poi, per carità, tutto dipende dal concetto che avete voi di etica, non spetta a me giudicare ...
Sta di fatto che l'orfismo nasce come culto di Dioniso e si basa su quattro convinzioni fondamentali:
Vi ricordo che gli schemi sono inseriti come immagini quindi basta che ci clicchiate su e si ingrandiscono.
Questa visione dell'orfismo capovolge la visione omerica sull'uomo e sull'anima.
Omero --> L'identità dell'uomo é data dal proprio corpo (ad esempio, secondo Omero, nel petto risiedeva il coraggio; nel braccio la forza). L'anima é un'ombra che non ha vera vita. L'unico modo per sopravvivere alla morte ed ottenere l'immortalità é la fama, farsi ricordare per le proprie gesta.
Orfismo --> La vera essenza dell'uomo é l'anima. Il corpo é la prigione dell'anima.
Questa idea verrà in seguito ripresa da Platone.
Il prossimo post tratterà dei motti dei Sette Savi e della poesia omerica. Se vi é piaciuto mettete un bel +1 please.
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