Il termine filosofia prima di Pitagora indicava:
1) Coloro che ad Olimpia non partecipavano ai giochi ma osservavano solamente;
2) Coloro che si dedicano alla libera ricerca;
3) Coloro che sanno.
Filosofo é diverso da sofista:
il filosofo é amico della sapienza, colui che cerca la verità ma non ce l'ha.
Il sofista é invece il sapiente, coloro che ritengono di possedere una conoscenza e la insegnano a pagamento.
E' utile anche capire quali siano le fonti della filosofia:
1) Le opere;
2) I frammenti;
3) Le testimonianze indirette (i dossografi erano degli scrittori che hanno riportato, non si sa quanto in modo affidabile, le opinioni dei filosofi).
Da adesso in poi tratteremo in modo più stretto di quella che é la STORIA della filosofia. Molti pensano che la Filosofia degli albori sia più facile da comprendere, ma non é così. Vengono infatti trattati, fin dagli inizi, dei temi particolarmente difficili. La filosofia nasce adulta.
La prima domanda che i filosofi si pongono è quale sia il principio di tutte le cose, in greco l'arché.
Come mai ci si pone questa domanda ? Come abbiamo scritto nei primi post i filosofi iniziano a "filosofare per la meraviglia" (Aristotele). Ma il termine greco qui tradotto, abbraccia un concetto più ampio di ciò che intendiamo noi oggi con "meraviglia". Infatti implica uno stupore di fronte a ciò che é strano, mostruoso, esprime un senso di orrore per ciò che é angosciante. Cosa angosciava i primi filosofi ? Angosciava il fatto che le cose sembrassero apparire e scomparire nel nulla. Ampliando il concetto, inquietudine di fronte alla morte. Ecco quindi spiegato il bisogno di trovare un principio che sorregga tutto.
Partiremo dalla prossima volta con la scuola di Mileto.
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